La retorica non è il mio forte. Ho sempre preferito unlinguaggio immediato e genuino, con vocabolario sempliceche agli intellettuali può far storcere il naso, ma che è difacile presa sulla gente comune. Quella gente cheincontriamo tutti i giorni sul posto di lavoro, sull'autobus, almercato, sul pianerottolo di casa.Ho voluto esporre il mio pensiero su come dovrebbe essereun amministratore pubblico, come dovrebbe comportarsichi ha in mano le sorti di un'istituzione e in che mododovrebbe agire per farla funzionare, sottolineandone lerelative responsabilità, gli oneri, i doveri, le incombenze,ma anche rimarcandone i privilegi, le prerogative, ivantaggi e gli onori.Ho presentato, pertanto, una proposta innovativa, al di fuoridel vecchio sistema fondato sui partiti politici, i quali,nessuno escluso, hanno portato il nostro Paese a subire uncomplicato giogo-sistema di clientelismi, favoritivismi,tangentismi, che hanno finito per gravare sull'economiacomplessiva del nostro sistema economico, facendolievitare, in modo esponenziale, costi e spese, dirottandoconsistenti risorse finanziarie che potevano essere utilizzatein maniera più opportuna e conveniente.Ho inteso esporre in modo chiaro e semplice, qualedovrebbe essere l'etica comportamentale di un qualsiasipubblico amministratore