“Gli esseri umani tendenzialmente si scannerebbero, si stuprerebbero, si divorerebbero l’un l’altro. Per nostra fortuna, qualcuno ha capito che l’unico freno è rappresentato dalla possibilità della negoziazione, alla ricerca di ipotetici sensi comuni”.Così comincia l’ironico (ma neanche tanto) saluto di Bernardo al matrimonio di una coppia di amici, e rappresenta una sorta di manifesto filosofico attorno al quale si sviluppa il romanzo.I sette protagonisti – tre uomini e quattro donne - esplorano tale possibilità mentre intrecciano con grande intensità due mesi delle loro vite destreggiandosi fra leggerezza e profondità, fra passione e disincanto – come attori in un film di Woody Allen – e tentando di trovare più o meno consapevolmente nell’arte e nella storia, nell’eros e nell’intelligenza, nei luoghi e nel cibo le ragioni del proprio rapportarsi con se stessi e con l’altro.O per lo meno dei tentativi di rapportarsi, e gli attori di questa commedia testimoniano la loro disponibilità al compierli, e l’accettazione della mancanza di garanzie sul loro successo, elaborando ognuno una mediazione continua fra il sistema dei princìpi che la vita gli ha consentito di costruirsi e le vicende del caso.