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Gli Scribi e i Farisei erano grandi lettori della Legge. Sappiamo che studiavano le Sacre Scritture assiduamente, esaminando attentamente ogni parola e ogni singola lettera. Prendevano nota di cose irrilevanti, per esempio di quale fosse il verso centrale dell'intero Antico Testamento, o quale quello mediano tra il primo e quello di mezzo; contavano quante volte veniva ripetuto un certo termine e arrivavano a contare perfino quante volte una stessa lettera era usata facendo considerazioni sulle dimensioni delle singole consonanti e sulla loro posizione nel testo. Abbiamo ricevuto una immensa…mehr

Produktbeschreibung
Gli Scribi e i Farisei erano grandi lettori della Legge. Sappiamo che studiavano le Sacre Scritture assiduamente, esaminando attentamente ogni parola e ogni singola lettera. Prendevano nota di cose irrilevanti, per esempio di quale fosse il verso centrale dell'intero Antico Testamento, o quale quello mediano tra il primo e quello di mezzo; contavano quante volte veniva ripetuto un certo termine e arrivavano a contare perfino quante volte una stessa lettera era usata facendo considerazioni sulle dimensioni delle singole consonanti e sulla loro posizione nel testo. Abbiamo ricevuto una immensa mole di note che riguardano unicamente le "parole" degli Scritti ispirati. Il loro studio era così sterile che avrebbero potuto fare lo stesso con qualsiasi altro libro traendone lo stesso profitto.
Bisogna ammettere, però, che erano assidui lettori della Legge. Erano pronti a disputare con il Signore su ogni argomento che riguardava la loro legge, che portavano legata alle dita e la usavano come gli artigli di un rapace per agguantare la preda e lacerarne la carne.
Costoro osservavano i discepoli del Signore mentre, di sabato, raccoglievano alcune spighe e le svellevano con le mani per mangiarne i chicchi. Secondo l'interpretazione farisaica, cogliere una spiga equivale a mietere e, poiché di sabato era vietato compiere qualsiasi lavoro, in quel giorno stavano compiendo una grave trasgressione nel mietere e trebbiare una o due spighe, pur essendo affamati... Questi erano i loro argomenti, e andarono da Gesù per presentarglieli insieme alla loro interpretazione della legge del Sabato.
Generalmente la tattica del Signore era quella di spostare il conflitto sul campo del nemico e Lo vediamo mentre lo utilizza proprio in questa occasione. Egli scende sul loro terreno dicendo: "Non avete voi letto?" - anche se in apparenza non sembrerebbe, si trattava di una vera insinuazione per gente come loro - "Non avete voi letto?".
"Tu dici a noi se non abbiamo letto? - avrebbero potuto rispondere - ma se lo abbiamo fatto centinaia di volte... Noi leggiamo continuamente, nessuna frase, anzi, nemmeno una parola della Legge sfugge al nostro occhio clinico!".
Il Signore, però, continua a porre la domanda come se essi non lo avessero mai fatto, anche se aveva davanti a sé i più fedeli lettori della Bibbia. Nella insinuazione del Signore vi è anche, incidentalmente, la ragione per cui la pose. Gesù disse: "Se sapeste che cosa significhi" che vuol dire: "Voi non avete letto perché non avete compreso. I vostri occhi si sono soffermati sulle parole e avete contato le lettere fino a evidenziare la posizione di ogni verso e di ogni singola parola e credete di avere imparato dai Libri Sacri, eppure non siete affatto dei veri lettori, perché non capite quale sia la vera arte del leggere; non avete compreso e pertanto non avete letto veramente. Siete solo degli osservatori superficiali della Parola: non avete letto perché non avete compreso".