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Siamo nel 1949. Gianni Da Col, insieme ad alcuni suoi coetanei, decide di lasciare il luogo dove è nato e cresciuto, un piccolo paesino del bellunese, per fare il grande salto: andare oltreoceano, in Argentina. Come molti italiani dell’epoca, lo fa per cercare un lavoro, ma soprattutto per scommettere su un sogno. Ciò che si lascia alle spalle, Gianni lo conosce bene: un paese distrutto fisicamente e moralmente sia da una guerra devastante, persa e finita da appena quattro anni, sia da molti conflitti sociali non ancora risolti. Un paese che adesso deve fare i conti con la disoccupazione e la…mehr

Produktbeschreibung
Siamo nel 1949. Gianni Da Col, insieme ad alcuni suoi coetanei, decide di lasciare il luogo dove è nato e cresciuto, un piccolo paesino del bellunese, per fare il grande salto: andare oltreoceano, in Argentina. Come molti italiani dell’epoca, lo fa per cercare un lavoro, ma soprattutto per scommettere su un sogno.
Ciò che si lascia alle spalle, Gianni lo conosce bene: un paese distrutto fisicamente e moralmente sia da una guerra devastante, persa e finita da appena quattro anni, sia da molti conflitti sociali non ancora risolti. Un paese che adesso deve fare i conti con la disoccupazione e la miseria.
L’entusiasmo ritrovato nella nuova Repubblica si scontra, fin dall’inizio, con problemi troppo grandi per essere risolti in tempi brevi, così l’emigrazione rappresenta una soluzione immediata per chi, come Gianni, non se la sente di continuare a credere a promesse troppo spesso disattese. Lui è giovane, e ha tutte le energie per credere nella scelta di partire e nel sogno di una nuova vita.
Inizia così un lungo viaggio, nel quale chi parte si lascia tutto alle spalle: le Americhe sono il Nuovo Mondo, un mondo nel quale credere. Nel caso particolare dell’Argentina, poi, ci sono tutti i presupposti economici, politici e sociali per crederci davvero.
A un certo punto, però, Gianni decide di tornare, nonostante tutto. Le motivazioni di questa sua scelta, che non sono chiare nemmeno a lui, emergono nel lungo viaggio di ritorno, grazie all’incontro con un giornalista, Silvano Pellizzari.
Tra i due si instaura un rapporto molto particolare: i loro discorsi diventano i tasselli di un dialogo che non si limita a registrare i fatti relativi alla permanenza di Gianni nella Repubblica del Plata, ma vanno più a fondo, facendo emergere degli aspetti che segneranno la vita di entrambi.
Quel viaggio in Argentina per Gianni rimarrà l’esperienza più importante nella sua vita; un viaggio che lo ha trasformato, nel quale, come dice Silvano Pellizzari, c’è stato un prima e un dopo. Alcuni sostengono che Gianni in Argentina ci sia tornato, ma molti anni più tardi, come ombra in uno sfondo infinito.
Questo libro è la cronaca di un viaggio in cui la storia di Gianni si confronta con altre storie, che a volte la sfiorano appena, altre volte si intrecciano alla sua, fornendo un quadro d’insieme con risvolti umani molto profondi.
L’Argentina del periodo durante il quale si svolge il racconto, dal 1949 al 1952, è uno sfondo stimolante e unico sul piano sociale, politico e culturale.