Prosegue Olga Karasso nella sua lucida osservazione questa volta in chiave poetica, dall'afflato sovente ermetico/metafisico, della profonda inquietudine che si cela dietro le pieghe delle emozioni e dei sentimenti più ordinari della rumorosa moderna esistenza umana immaginando un senso più elevato nella comprensione del Mistero che ci abita e che ci circonda. Soltanto affrontando e accettando il buio in noi stessi senza paure eccessive - come se ci trovassimo da uno psicoanalista o Come quando a teatro... - il dolore per le aggressioni inferte e subite un giorno potrebbe all'improvviso placarsi, divenuti consci finalmente di essere in buona parte autori dei peggiori copioni. ...entrò nella vita/ da Barbaro/ ne uscì Maestro di Sapienza.