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Il lavoro, che viene qui presentato, risponde a due intenti: – quello di ricostruire e di riproporre in tutta la sua potenzialità un’area territoriale di grande rilevanza turistica, ma non solo, la Versilia per l’appunto; – quello di analizzare lo stato dell’arte – al chiudersi del vecchio millennio – della comunicazione e del suo razionale impiego da parte degli enti e delle strutture di operatori presenti in tale area. Si tratta di un caso, quello della Versilia così come qui descritto, ricco di luci e di ombre, di grandi progetti e di limitate realizzazioni, di slanci verso iniziative…mehr

Produktbeschreibung
Il lavoro, che viene qui presentato, risponde a due intenti: – quello di ricostruire e di riproporre in tutta la sua potenzialità un’area territoriale di grande rilevanza turistica, ma non solo, la Versilia per l’appunto; – quello di analizzare lo stato dell’arte – al chiudersi del vecchio millennio – della comunicazione e del suo razionale impiego da parte degli enti e delle strutture di operatori presenti in tale area. Si tratta di un caso, quello della Versilia così come qui descritto, ricco di luci e di ombre, di grandi progetti e di limitate realizzazioni, di slanci verso iniziative d’avanguardia e di attività svolte alla luce di una tradizione operativa oggi da considerarsi in parte superata. Una situazione di crisi del mercato aveva – come d’altronde avviene in molti casi e secondo un approccio privo di radici profonde – spinto enti e strutture versiliesi ad accostarsi al marketing ed alla comunicazione dalla metà degli Anni Ottanta a quella del decennio successivo. Tuttavia, già verso la fine dello scorso decennio, usciti almeno in parte dalla situazione di crisi, un’impostazione strategica ed articolata nel campo specifico della comunicazione risultava di fatto accantonata a favore di iniziative di carattere tattico e spesso promosse dal singolo ente o dal singolo operatore. Il “sistema turistico della Versilia” può così ancora essere considerato in gran parte frutto di una visione teorica come, d’altronde, una ventina circa di interviste con i responsabili di enti e di strutture operative dell’area esaminata, svolte verso la fine degli Anni Novanta, ha consentito di chiarire e di approfondire. Di qui una serie di riflessioni e di considerazioni, ma al tempo stesso anche l’occasione per delineare numerose proposte: le prime frutto della responsabilità dello studioso e della sua dettagliata indagine, le seconde risultato di un’analisi approfondita unita ad una “passione” per un territorio sede di frequenti soggiorni e per una sua sistematica valorizzazione. L’auspicio è che riflessioni e proposte producano qualche risultato anche solo come base per un futuro e fruttuoso dibattito. Edoardo T. Brioschi Università Cattolica, 9 settembre 2002