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Le concezioni primitive intorno all'anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l'anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d'animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile.…mehr

Produktbeschreibung
Le concezioni primitive intorno all'anima sono concordi nel considerare questa come indipendente nella sua esistenza dal corpo. Dopo la morte, sia che l'anima seguiti a esistere per sé senza alcun corpo o sia che entri di nuovo in un altro corpo di uomo o d'animale o di pianta e perfino di una sostanza inorganica, seguirà sempre il volere di Dio; cioè il volere dell’Eterno di consentire alle anime, da lui generate e create, di trascendere la vita materiale e innalzarsi ad un piano più alto dell’esistenza, imparando, pian piano, a comprendere il divino e tutto ciò che è ad esso riconducibile. Seguendo tale logica della dottrina della metempsicosi, un anima, condannata a reincarnarsi altre tre volte sulla Terra nei successivi duecento anni, poiché resasi responsabile di un triplice omicidio avvenuto a Palermo nel mese di febbraio del 1893, dopo aver collezionato due insuccessi nelle tre vite vissute in seguito alla sentenza di condanna, regredirà ad anima capace di reincarnarsi solo nel regno animale e vegetale? Oppure ascenderà ad uno stadio più elevato dell’esistenza e/o dell’essere? In un intrigante ed avvincente corsa verso la redenzione eterna, l’anima reincarnatasi nei corpi di Domenico CALANDREI, pluriomicida, di Turiddu SCARPINATO, manovale ubriacone, di Paolo GOVERNALE, carbonaro deceduto durante i moti rivoluzionari avvenuti a Palermo nel 1820, e in altri corpi, riuscirà, benché pesantemente penalizzata per i delitti commessi, a trascendere la vita materiale e a ricongiungersi con quel Dio Creatore dell’Universo tanto agognato? Oppure no? Tutti i tentativi di redenzione profusi durante l’ultima reincarnazione saranno vanificati da una sfavorevole sentenza? In attesa del giudizio definitivo l’anima condannata, tremante, attende impaziente di conoscere, in silenzio, il dispositivo di Sentenza che nel giro di poche ore verrà emesso dalla Suprema Corte Celeste; suo malgrado, risulterà a lei sfavorevole, costringendola a ripartire verso un nuovo processo di metempsicosi, dal gradino più basso dell’esistenza, in un pianeta la cui stella è ubicata nella Costellazione della Volpecula.