Nella Confessione Tolstoj respinge il misticismo, negando il valore dei sacramenti («Il maggior nemico del vero cristianesimo è la chiesa organizzata») e dell'ortodossia cristiana («Sono stato battezzato e educato nella fede cristiana ortodossa. Me la insegnarono fino dall'infanzia e durante tutto il periodo della adolescenza e della prima giovinezza. Ma quando, a diciotto anni, abbandonai l'università al secondo corso, io non credevo ormai più a nulla di quello che mi avevano insegnato»)