L’Autore in questo volume ha approfondito, mediante un’articolata interpretazione e un’adeguata prospettiva storico-filosofica, la teoria della coscienza migliore ( das bessere Bewußtsein) nel pensiero di Schopenhauer, con particolare riferimento ai Manoscritti giovanili ( Frühe Manuskripte) e alla genesi de Il mondo come volontà e rappresentazione. In base a questa prospettiva viene posto in rilievo, con un accurato esame della formazione filosofica di Schopenhauer, che la coscienza migliore, esprimendo, con le figure del genio artistico e del santo, un orizzonte sovrasensibile, si contrappone alla conoscenza fenomenica e al principio di ragion sufficiente, attentamente considerato in questo volume nelle sue quattro radici. L’Autore, inoltre, prima interpreta la scoperta della volontà di vita, poi dimostra, con argomenti convincenti, che la coscienza migliore, apparentemente messa sullo sfondo del Mondo, riappare, seppure in forma negativa, nella noluntas con i temi della inclinazione sovrasensibile dell’arte e della virtù ascetica, già presenti nella metafisica giovanile di Schopenhauer.