L’interesse per la creatività è relativamente recente in campo psicologico, si è incominciato infatti a manifestare soltanto negli ultimi decenni. Questo cambiamento è avvenuto sotto la spinta di alcuni fattori: – le mutate richieste del mondo del lavoro che ha iniziato a comprendere le potenzialità e le risorse apportabili da soluzioni originali e anticonformiste ai problemi; – un’attenzione inedita da parte della psicologia evolutiva alle espressioni innovative dei bambini di cui è necessario tenere conto soprattutto in contesti scolastici, cercando di equilibrare lo sviluppo del pensiero logico-razionale e di quello creativo; – la messa a punto in campo psicologico di strumenti concettuali e statistici che permettono l’indagine rigorosa del pensiero creativo. In precedenza l’attenzione degli studi e delle ricerche in campo psicologico si era incentrata prevalentemente su aree molto lontane dal pensiero creativo, come la percezione, la memoria e l’apprendimento. Probabilmente lo scarso interesse per i fenomeni creativi è imputabile alla tradizione romantica che li identifi cava con l’ispirazione e la genialità, quindi con capacità rare possedute solamente da alcuni individui.