In un'epoca come la nostra, dove i confini tra le varie dimensioni della vita tendono a sfumare, non c'è nulla che sia più importante del conoscere la giusta distanza: da cose, persone, situazioni. Saperla adottare è una competenza lavorativa e manageriale tutta da apprendere e allenare: significa imparare a entrare in contatto con gli altri, ma anche con se stessi e con il senso del proprio lavoro, senza lasciarsi travolgere dalla complessità derivante da un mondo sempre più interconnesso (e iperconnesso). In questo saggio Anja Puntari, artista e business coach, analizzando il concetto della giusta distanza, porta il lettore a riflettere sul significato che il lavoro ha per le persone oggi nella «società della conoscenza». Avvalendosi dello stimolo dell'arte contemporanea, dell'esperienza acquisita sul campo come business coach e anche di qualche racconto autobiografico, Anja Puntari mostra la realtà e le sfide che i professionisti, in particolare i cosiddetti knowledge worker, sono chiamati ad affrontare: l'overlapping tra la vita privata e quella professionale, lo stress mentale e fisico, i nuovi modelli ideali, le emozioni difficili come la vergogna al lavoro e la solitudine manageriale. Il libro racconta di fatto l'epoca in cui viviamo e aiuta il lettore a riflettere su di sé e sul suo approccio al lavoro all'interno dello scenario contemporaneo.
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