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"Gli archivi culturali" è il titolo che ha caratterizzato l'incontro ferrarese del marzo 2009. Con quest'espressione si è voluto riproporre un concetto introdotto da Crocetti già nel primo incontro del 2000, e utilizzato per indicare le grandi concentrazioni documentarie che, andando al di là delle biblioteche d'autore o degli archivi degli scrittori in senso stretto, costituiscono una fenomenologia assai più ampia e diversa: «Non si cercano più soltanto le carte immortali, le opere d'arte oggettivate in un foglio scritto: in una parola l'autografo. Si cercano tutte le tessere che servano a…mehr

Produktbeschreibung
"Gli archivi culturali" è il titolo che ha caratterizzato l'incontro ferrarese del marzo 2009. Con quest'espressione si è voluto riproporre un concetto introdotto da Crocetti già nel primo incontro del 2000, e utilizzato per indicare le grandi concentrazioni documentarie che, andando al di là delle biblioteche d'autore o degli archivi degli scrittori in senso stretto, costituiscono una fenomenologia assai più ampia e diversa: «Non si cercano più soltanto le carte immortali, le opere d'arte oggettivate in un foglio scritto: in una parola l'autografo. Si cercano tutte le tessere che servano a ricostruire il mosaico». La novità espressa già in quel primo incontro di “Conservare il Novecento” ha permeato e ispirato il lavoro di questi dieci anni ed è già racchiuso tutto nelle poche parole di Crocetti. Di fronte all'enorme patrimonio documentario novecentesco il vero cambiamento non si è espresso tanto nella tipologia dei documenti che pure presentano una varietà e molteplicità infinitamente superiore al passato, ma nell'approccio che gli studiosi, i conservatori, i bibliotecari, gli archivisti hanno cominciato ad attuare rispetto ad essi, unitario nella percezione delle interrelazioni tra gli oggetti, nella consapevolezza della complessità e della stratificazione dei documenti. (...). Accanto alle relazioni tenute al convegno che occupano la prima parte del fascicolo vi è una seconda parte, intitolata La tradizione culturale del Novecento e altri scritti dove si raccolgono per la prima volta, grazie alla cura di Laura Desideri, tutte le pagine, talvolta brevi ma dense e folgoranti come era nel suo stile, che Crocetti dedicò alla riflessione sul patrimonio culturale novecentesco e che andò scrivendo a partire dal 1978 lungo tutti gli anni in cui ci accompagnò nei nostri appuntamenti ferraresi.