Nilufar, studentessa iraniana impegnata nelle proteste contro il regime degli ayatollah.
Leila, attivista, ex combattente di una formazione laica contro Assad.
Ada, operatrice sociale di Roma nel campo delle migrazioni e volontaria nella cooperazione internazionale, da poco disoccupata.
Tre destini, tre donne separate dai confini e dalla geopolitica internazionale, di età e culture diverse, ma accomunate da un sentire profondo che le porta a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie, anche se il prezzo da pagare è alto in termini personali, a volte altissimo.
Le loro vite si incontreranno in un campo profughi alla periferia della fortezza Europa, in un’isola greca circondata dall’indifferenza delle istituzioni, dall’ostilità crescente di parte della popolazione. E dal mare.
Quel mare azzurro, terribile e meraviglioso di fronte al quale si pongono i pensieri e i desideri dei bambini e delle bambine che in quel campo vivono, crescono e invecchiano precocemente, chiedendosi cosa ci sia oltre.
Cosa c’è dopo il mare.
«Sara, voliamo via da qui? Voliamo via insieme a vedere cosa c’è dopo il mare?».
Lei lo scrutò. «Tu dici che ci riusciamo?» chiese.
Alì non ebbe alcuna titubanza. «Io e te insieme, sì».
Patrizia Fiocchetti per più di vent’anni ha lavorato con i rifugiati politici. Ha pubblicato Afghanistan fuori dall’Afghanistan (Poiesis ed. 2013, con Enrico Campofreda) e Variazioni di Luna – Donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan (Lorusso Editore, 2016) e ha partecipato ai libri Una mattina ci siam svegliate (Round Robin, 2015), Si può ancora fare (Safarà, 2016) e Fuoco! (Red Star Press, 2018). Ha pubblicato articoli con Il Manifesto e le riviste Laspro, Confronti e Guerre e Pace.
Leila, attivista, ex combattente di una formazione laica contro Assad.
Ada, operatrice sociale di Roma nel campo delle migrazioni e volontaria nella cooperazione internazionale, da poco disoccupata.
Tre destini, tre donne separate dai confini e dalla geopolitica internazionale, di età e culture diverse, ma accomunate da un sentire profondo che le porta a non voltarsi dall’altra parte di fronte alle ingiustizie, anche se il prezzo da pagare è alto in termini personali, a volte altissimo.
Le loro vite si incontreranno in un campo profughi alla periferia della fortezza Europa, in un’isola greca circondata dall’indifferenza delle istituzioni, dall’ostilità crescente di parte della popolazione. E dal mare.
Quel mare azzurro, terribile e meraviglioso di fronte al quale si pongono i pensieri e i desideri dei bambini e delle bambine che in quel campo vivono, crescono e invecchiano precocemente, chiedendosi cosa ci sia oltre.
Cosa c’è dopo il mare.
«Sara, voliamo via da qui? Voliamo via insieme a vedere cosa c’è dopo il mare?».
Lei lo scrutò. «Tu dici che ci riusciamo?» chiese.
Alì non ebbe alcuna titubanza. «Io e te insieme, sì».
Patrizia Fiocchetti per più di vent’anni ha lavorato con i rifugiati politici. Ha pubblicato Afghanistan fuori dall’Afghanistan (Poiesis ed. 2013, con Enrico Campofreda) e Variazioni di Luna – Donne combattenti in Iran, Kurdistan, Afghanistan (Lorusso Editore, 2016) e ha partecipato ai libri Una mattina ci siam svegliate (Round Robin, 2015), Si può ancora fare (Safarà, 2016) e Fuoco! (Red Star Press, 2018). Ha pubblicato articoli con Il Manifesto e le riviste Laspro, Confronti e Guerre e Pace.