Il testo di Vito Labita riflette un'introspezione profonda e quasi giocosa sui pensieri e le idee che affollano la mente. Ogni immagine proposta—dal "diavolo per capello" al "cappellino colorato"—evoca sensazioni diverse, suggerendo la complessità dell'interiorità umana.
L'invito a considerare un "pensiero strano" o una "parola non detta" mette in luce l'importanza di ciò che spesso rimane celato, rendendo il discorso universale e personale al contempo
L'invito a considerare un "pensiero strano" o una "parola non detta" mette in luce l'importanza di ciò che spesso rimane celato, rendendo il discorso universale e personale al contempo