Cose è un ‘libro d’artista’ elaborato in occasione della omonima mostra che inaugura a Firenze il 27 gennaio 2018, presso la Galleria ZetaEffe. Non un semplice catalogo, ma una sequenza di sorprese visive, tratte da un nucleo di opere recenti dell’artista che sfuggono a ogni definizione. «Cose» appunto: corde, rami intrecciati, toppe e bottoni, cocci di vetro incastonati nel fil di ferro, grucce, stagnole, il tutto assemblato su superfici di materiali poveri impreziosite di disegni, tinture, collage. Stampato su pregiate carte Fedrigoni su un progetto dello stesso Francesconi, Cose aggiunge un ulteriore campione alla collezione dei libri d’artista a stampa da lui creati, per i quali esiste un Fondo specifico presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze.
Mario Francesconi è nato a Viareggio nel 1934. Dalla prima personale nel 1959, il suo lavoro è proseguito fra tecniche molteplici in una ininterrotta, coerente e originalissima ricerca formale. Le sue opere sono state esposte presso le più importanti gallerie italiane, in prestigiosi spazi museali, e in allestimenti specifici per sedi inconsuete, come il carcere penitenziale di Volterra o la biblioteca del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi.
Sulla sua opera hanno scritto critici poeti scrittori come Carlo Villa, Mario Tobino, Leonardo Sciascia, Manlio Cancogni, Mario Luzi, Cesare Garboli.
Ebook a layout fisso: se ne consiglia la lettura e la visione su uno schermo ampio
Mario Francesconi è nato a Viareggio nel 1934. Dalla prima personale nel 1959, il suo lavoro è proseguito fra tecniche molteplici in una ininterrotta, coerente e originalissima ricerca formale. Le sue opere sono state esposte presso le più importanti gallerie italiane, in prestigiosi spazi museali, e in allestimenti specifici per sedi inconsuete, come il carcere penitenziale di Volterra o la biblioteca del Gabinetto Vieusseux in Palazzo Strozzi.
Sulla sua opera hanno scritto critici poeti scrittori come Carlo Villa, Mario Tobino, Leonardo Sciascia, Manlio Cancogni, Mario Luzi, Cesare Garboli.
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