L’opera riporta la catalogazione delle apparecchiature di Fisica costruite in Chiavari tra la seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900 fornendo uno spaccato alquanto anomalo e curioso nella Storia della Fisica Italiana specie per l’isolamento geografico e culturale della cittadina che si connota come piccola “città degli studi”, anche per il ruolo svolto dalla Società Economica, ultima Istituzione di stampo illuministico ancora rimasta operativa in Europa.