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La Declaration of Independence (1776) non sancì solo il right of revolution delle colonie inglesi contro la madrepatria, ma fu anche il manifesto del rivoluzionario linguaggio e del rivoluzionario progetto costituzionale dei natural rights of man in cui il costituzionalismo illuminista americano e quello europeo si unirono sotto un’unica stella in una influenza reciproca. Che ne fu di quel linguaggio e di quel progetto nel processo costituzionale americano (1787-1791), primo banco di prova della costituzionalizzazione di quei diritti? Riscrivere la storia delle origini degli Stati Uniti…mehr

Produktbeschreibung
La Declaration of Independence (1776) non sancì solo il right of revolution delle colonie inglesi contro la madrepatria, ma fu anche il manifesto del rivoluzionario linguaggio e del rivoluzionario progetto costituzionale dei natural rights of man in cui il costituzionalismo illuminista americano e quello europeo si unirono sotto un’unica stella in una influenza reciproca.
Che ne fu di quel linguaggio e di quel progetto nel processo costituzionale americano (1787-1791), primo banco di prova della costituzionalizzazione di quei diritti? Riscrivere la storia delle origini degli Stati Uniti rintracciando nel dibattito pubblico e istituzionale quelle tracce lessicali e quel bagaglio concettuale significa raccontare una appassionata e gloriosa lotta andata perduta. Significa parlare di una rivoluzione mancante, perché mancata rispetto a quelle premesse. Significa sciogliere il nesso storiografico della Rivoluzione americana tra la Declaration, manifesto della rivoluzione illuministica dei natural rights of man, e la Constitution, controrivoluzionaria rispetto all’eversivo linguaggio e all’eversivo progetto che avevano presieduto alla sua nascita.
Inoltre, quei diritti acquistano una dimensione attuale nel dibattito sui diritti umani contemporanei in cui si tende a mettere in dubbio il loro fondamento storico.