Nel presente saggio Andrea Filippini condivide le proprie ricerche su una minoranza religiosa che nel ventennio 1925-45 fu perseguitata perché viveva con coerenza i principi etico-religiosi dichiarati. Gli “Studenti Biblici” si rifiutavano di sostenere la guerra e la politica e mascheravano la corruzione clericale nonché l’allontanamento della cristianità dalla purezza evangelica. Perché presero determinate posizioni? Quale prezzo pagarono? Questo libro risponde sulla base di documenti e fonti di prima mano, tra cui centocinquanta articoli di giornali dell’epoca.