A cura di Mauro Sambi
«Nella mia testa c’è questa lotta continua tra il rifiuto istintivo, quasi fisico, di ricordare, e la sensazione che nella mia infanzia ci fosse stata la fine del mondo, una fine di cui per tutta la vita si sente il bisogno di raccontare come era avvenuta. Ma come era avvenuta?»
Dall’osservatorio privilegiato del rione operaio di S. Policarpo detto ‘Le Baracche’, a Pola, in Istria, Nelida Milani racconta con straordinaria intensità la ferocia del secolo breve in un piccolo lembo di terra che alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha conosciuto la fine del mondo: l’esodo di gran parte della popolazione italiana. Rimase sul territorio, disperso nel sopraggiunto ‘mare slavo’, un piccolo resto stranito, impaurito, costretto da allora alla perpetua dissimulazione di uno straziante esilio interiore, ma vivo e vitale. L’osteria della Parenzana propone il ciclo narrativo legato alla topografia – fisica e degli affetti – più intima dell’autrice, dominata dalla presenza della Parenzana, figura esemplare di un mondo e di un tempo in cui si è imparato presto che «ciò che vi è di terribile nella morte non è perdere il nostro avvenire, ma perdere il nostro passato: l’oblio è la morte sempre presente in mezzo alla vita».
L’osteria della Parenzana è il primo volume della Cronaca delle Baracche, trilogia che ripropone tutta l’opera narrativa – arricchita da numerosi inediti – di Nelida Milani, una delle voci più significative della letteratura degli italiani dell’Adriatico Orientale.
«Nella mia testa c’è questa lotta continua tra il rifiuto istintivo, quasi fisico, di ricordare, e la sensazione che nella mia infanzia ci fosse stata la fine del mondo, una fine di cui per tutta la vita si sente il bisogno di raccontare come era avvenuta. Ma come era avvenuta?»
Dall’osservatorio privilegiato del rione operaio di S. Policarpo detto ‘Le Baracche’, a Pola, in Istria, Nelida Milani racconta con straordinaria intensità la ferocia del secolo breve in un piccolo lembo di terra che alla fine della Seconda Guerra Mondiale ha conosciuto la fine del mondo: l’esodo di gran parte della popolazione italiana. Rimase sul territorio, disperso nel sopraggiunto ‘mare slavo’, un piccolo resto stranito, impaurito, costretto da allora alla perpetua dissimulazione di uno straziante esilio interiore, ma vivo e vitale. L’osteria della Parenzana propone il ciclo narrativo legato alla topografia – fisica e degli affetti – più intima dell’autrice, dominata dalla presenza della Parenzana, figura esemplare di un mondo e di un tempo in cui si è imparato presto che «ciò che vi è di terribile nella morte non è perdere il nostro avvenire, ma perdere il nostro passato: l’oblio è la morte sempre presente in mezzo alla vita».
L’osteria della Parenzana è il primo volume della Cronaca delle Baracche, trilogia che ripropone tutta l’opera narrativa – arricchita da numerosi inediti – di Nelida Milani, una delle voci più significative della letteratura degli italiani dell’Adriatico Orientale.