Questo libro si propone di narrare in chiave sostanzialmente ironica alcuni degli eventi principali della vita di Lele Cash, il protagonista, e di tutte quelle persone che, nel bene o nel male, ne hanno preso parte. Certo non mancheranno gli spunti di riflessione e nemmeno i momenti tristi e coinvolgenti, anche perché si tratta pur sempre di un excursus narrativo di vita reale. Con uno stile tipico di una sceneggiatura cinematografica, l’autore inizia a descrivere gli ultimi atti che hanno preceduto la nascita del protagonista nell’ospedale di Tricase (LE). Lele ricorda per alcuni versi Sid, il fratello minore di Tom Sawyer, la cui parte spetta di diritto a Toni, il fratello maggiore di Lele. Come nelle avventure descritte da Mark Twain, i due protagonisti finiscono costantemente in mezzo ai guai e a farne le spese è sempre il più piccolo. Tra mille disavventure comunque spensierate, il nostro protagonista si trova ad affrontare troppo presto le premature dipartite dei propri cari. “Tenebre” è l’interpretazione a posteriori di un sogno/incubo, la rappresentazione onirica di quelle che avrebbero dovuto essere solo le paure di un bambino ma che poi si sono avverate in tutta la loro crudeltà