QUESTO LIBRO È A LAYOUT FISSO
In questo straordinario racconto satirico, ambientato nella Russia sovietica degli anni Venti, si narrano le bizzarre vicende di Pallino, un cane randagio che, salvato dalla strada e curato dall’eccentrico dottor Filip Filippovic, scopre ciò che si cela dietro l’apparente benevolenza di quel bizzarro benefattore: l’insensibile scienziato intende infatti utilizzarlo come cavia per trapiantare nel suo corpo l’ipofisi e le ghiandole seminali di un essere umano deceduto.
Mutato nel Signor Pallinov, l’ex cane prende a camminare su due zampe, perde la coda, i peli, gli artigli, acquisisce la parola ed, ereditato carattere e cognizioni cerebrali dell’uomo di cui ha ricevuto l’ipofisi, si abbandona al turpiloquio, commettendo ogni sorta di oscenità, finché il professore, esasperato, decide che è giunto il momento di ripristinare il naturale ordine delle cose.
Elevato a metafora critica della società e della vita quotidiana della società russa post-rivoluzionaria, questo testo, i cui i personaggi rappresentano in maniera lampante la corruzione e la masanità vigente nel paese, fu per questo sequestrato e riposto a lungo negli archivi del KGB.
Crudo, ironico e moderno un libro scritto per divertire e, nel contempo, per far riflettere.
Michail Afanas’evič Bulgakov (1891-1940), scrittore e drammaturgo russo, è reputato uno dei maggiori romanzieri del ‘900. Tra le sue opere La guardia bianca (1924); Uova fatali (1925) e Il Maestro e Margherita (1967) che gli conferì una gloria imperitura.
In questo straordinario racconto satirico, ambientato nella Russia sovietica degli anni Venti, si narrano le bizzarre vicende di Pallino, un cane randagio che, salvato dalla strada e curato dall’eccentrico dottor Filip Filippovic, scopre ciò che si cela dietro l’apparente benevolenza di quel bizzarro benefattore: l’insensibile scienziato intende infatti utilizzarlo come cavia per trapiantare nel suo corpo l’ipofisi e le ghiandole seminali di un essere umano deceduto.
Mutato nel Signor Pallinov, l’ex cane prende a camminare su due zampe, perde la coda, i peli, gli artigli, acquisisce la parola ed, ereditato carattere e cognizioni cerebrali dell’uomo di cui ha ricevuto l’ipofisi, si abbandona al turpiloquio, commettendo ogni sorta di oscenità, finché il professore, esasperato, decide che è giunto il momento di ripristinare il naturale ordine delle cose.
Elevato a metafora critica della società e della vita quotidiana della società russa post-rivoluzionaria, questo testo, i cui i personaggi rappresentano in maniera lampante la corruzione e la masanità vigente nel paese, fu per questo sequestrato e riposto a lungo negli archivi del KGB.
Crudo, ironico e moderno un libro scritto per divertire e, nel contempo, per far riflettere.
Michail Afanas’evič Bulgakov (1891-1940), scrittore e drammaturgo russo, è reputato uno dei maggiori romanzieri del ‘900. Tra le sue opere La guardia bianca (1924); Uova fatali (1925) e Il Maestro e Margherita (1967) che gli conferì una gloria imperitura.