Questo è un manuale di autoformazione per nuovi curiosi del mondo magico degli eventi. Non ha la pretesa di essere un libro di testo accademico ma solo un breve riassunto di suggerimenti e basi frutto di un day by day sul campo. Su un palco. A cavallo di un’americana. Dietro le quinte di un road show. Un manuale tecnico che è quasi un romanzo che racconta la vita dell’event manager.
La sua lettura vuole essere un’introduzione ma vuole anche essere una sfida. Provare a far fare qualcosa di concreto per chi non ha mai fatto eventi e si avvicina al tema, per chi deve creare una cena perfetta con gli amici o per stupire il proprio capo così come per dare nuovi spunti a chi invece è già parte del mercato.
Questo non significa che un centinaio di pagine bastino a trasformare un lettore o una lettrice in un event manager fatto e finito in grado di gestire eventi con decine o centinaia o migliaia di persone. Tuttavia mi auguro serva da sprone. Una ideale linea di partenza di una professione unica. O un piccolo diario di consigli per i propri piccoli eventi: dall’invito per una cerimonia famigliare a un aperitivo particolare con gli amici o una riunione aziendale in cui presentare un progetto.
Perché la vita di un event manager, ma poi anche di tutti, è una gara ricca di soddisfazioni. Di sfide magari non tutte vinte. Ma sicuramente di giornate mai banali e mai uguali. Comunque da raccontare con allegria e con il sorriso sulle labbra. Perché pur svolgendo una professione impegnativa, importante, sfidante, creativa, time consuming, iperattiva, sempre in cambiamento …non salviamo vite umane e non lottiamo contro un asteroide in grado di distruggere la terra. Ma soprattutto perché, come mi piace dire sempre a chi mi chiede cosa fa un’event manager, “fare questo mestiere...è sempre meglio che lavorare!”
La sua lettura vuole essere un’introduzione ma vuole anche essere una sfida. Provare a far fare qualcosa di concreto per chi non ha mai fatto eventi e si avvicina al tema, per chi deve creare una cena perfetta con gli amici o per stupire il proprio capo così come per dare nuovi spunti a chi invece è già parte del mercato.
Questo non significa che un centinaio di pagine bastino a trasformare un lettore o una lettrice in un event manager fatto e finito in grado di gestire eventi con decine o centinaia o migliaia di persone. Tuttavia mi auguro serva da sprone. Una ideale linea di partenza di una professione unica. O un piccolo diario di consigli per i propri piccoli eventi: dall’invito per una cerimonia famigliare a un aperitivo particolare con gli amici o una riunione aziendale in cui presentare un progetto.
Perché la vita di un event manager, ma poi anche di tutti, è una gara ricca di soddisfazioni. Di sfide magari non tutte vinte. Ma sicuramente di giornate mai banali e mai uguali. Comunque da raccontare con allegria e con il sorriso sulle labbra. Perché pur svolgendo una professione impegnativa, importante, sfidante, creativa, time consuming, iperattiva, sempre in cambiamento …non salviamo vite umane e non lottiamo contro un asteroide in grado di distruggere la terra. Ma soprattutto perché, come mi piace dire sempre a chi mi chiede cosa fa un’event manager, “fare questo mestiere...è sempre meglio che lavorare!”