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Fu Francesco Sclavo, garibaldino e poi colonnello nell'esercito regolare, a consegnare al Carducci alcune pagine delle "Noterelle". Il poeta così ne scrisse ad Abba il 5 aprile 1880:
"Ho letto quasi tutte fra su 'l manoscritto e su le stampe le Note che mi paiono bellissime per l'impronta della verità freschissima che serbano nell'espressione. Del contenuto non dico, che è il meraviglioso storico. Del pensiero d'intitolare quelle Memorie a me vi ringrazio e me ne tengo onorato".
All'inizio di giugno del 1880 Zanichelli pubblicò il volume col titolo Noterelle d'uno dei Mille. Il libro
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Produktbeschreibung
Fu Francesco Sclavo, garibaldino e poi colonnello nell'esercito regolare, a consegnare al Carducci alcune pagine delle "Noterelle". Il poeta così ne scrisse ad Abba il 5 aprile 1880:

"Ho letto quasi tutte fra su 'l manoscritto e su le stampe le Note che mi paiono bellissime per l'impronta della verità freschissima che serbano nell'espressione. Del contenuto non dico, che è il meraviglioso storico. Del pensiero d'intitolare quelle Memorie a me vi ringrazio e me ne tengo onorato".

All'inizio di giugno del 1880 Zanichelli pubblicò il volume col titolo Noterelle d'uno dei Mille. Il libro raccontava gli episodi accaduti tra il 3 maggio e il 21 giugno 1860; due anni più tardi apparve, ancora presso Zanichelli, la seconda edizione ampliata, questa volta con il titolo Da Quarto al Faro. Noterelle d'uno dei Mille edite dopo vent'anni, che nel tempo si estendeva sino al 20 agosto e infine nel 1891 uscì l'edizione definitiva che si concludeva il 9 novembre e aveva il titolo Da Quarto al Volturno. Noterelle d'uno dei Mille.

Ancora allo Sclavo Carducci aveva scritto il 23 novembre 1873 a proposito di Abba:

"Vedere animi e ingegni tali accontentarsi del santo oblio e dell'inerzia come di rifugio, mentre tutti i mediocri e gli inetti e i vigliacchi si arrabattano gridando: 'Noi abbiamo fatto, noi facciamo, noi faremo l'Italia', è cosa che fa venire i brividi sull'infamia della generazione che ora predomina".

Il miglior libro di memorialistica garibaldina. Un libro molto amato, fra gli altri, dal Carducci. Oggi ripubblicato con la prefazione del prof. Francesco De Nicola (Università di Genova)