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Da ribelle a eroe di guerra. La vita di Antonio Cortejosa Vallejo, spagnolo di nascita e italiano di adozione, attraverso due guerre e la libertà conquistata a caro prezzo: «Non è stato facile per me decidermi a raccontare le vicende umane e militari di Antonio Cortejosa Vallejo, mio padre. Da piccolo mi affascinava la sua figura di marinaio, di lupo di mare, così lo immaginavo dalle conversazioni che captavo curioso ogniqualvolta ne avevo la possibilità. Da ragazzo ero convinto che il mio futuro sarebbe stato nella Marina da Guerra, seguendo le sue orme, salvo poi rendermi conto di patire il…mehr

Produktbeschreibung
Da ribelle a eroe di guerra. La vita di Antonio Cortejosa Vallejo, spagnolo di nascita e italiano di adozione, attraverso due guerre e la libertà conquistata a caro prezzo: «Non è stato facile per me decidermi a raccontare le vicende umane e militari di Antonio Cortejosa Vallejo, mio padre. Da piccolo mi affascinava la sua figura di marinaio, di lupo di mare, così lo immaginavo dalle conversazioni che captavo curioso ogniqualvolta ne avevo la possibilità. Da ragazzo ero convinto che il mio futuro sarebbe stato nella Marina da Guerra, seguendo le sue orme, salvo poi rendermi conto di patire il mal di mare in maniera a dir poco imbarazzante. Come la gran parte di coloro che hanno sofferto per vicende belliche, papà era abbastanza schivo se non reticente nel raccontare episodi di vita vissuta, specie in famiglia, ma molti erano gli amici con i quali aveva condiviso le lotte per la libertà e che ne conoscevano la storia. Da liceale e anche in seguito ero un "piazzarot" di prima categoria, cioè un abituale frequentatore della, o meglio, delle piazze di Montebelluna e dei relativi bar, luoghi deputati agli incontri, alle chiacchiere, alle confidenze, allo scambio di opinioni, alle domande e alle risposte. Luoghi dove le differenze di età non contavano, era invece importante avere interessi e sentimenti comuni, un background culturale, sociale e psicologico condiviso. Nelle piazze e nei locali di Montebelluna, dalla Taverna alla pasticceria Bernardi solo per citarne un paio, ho raccolto più testimonianze su mio padre, da chi lo aveva conosciuto e apprezzato in vita, che tra le mura domestiche (...)» (dalla prefazione dell'autore)