La vita oltre la vita. Da sempre il mistero dell’aldilà affascina l’uomo che insegue costantemente, nel corso del suo cammino terreno, la presenza del divino. È possibile vincere le barriere spazio-temporali e dialogare con chi ci ha lasciato? Lanciare un ponte tra cielo e terra, aprire un canale con l’invisibile? L’autrice sembra proprio dirci di sì. Il suo percorso di vita è segnato da un episodio, quello di una lunga rielaborazione di un lutto: la perdita del suo primo amore. Un bambino, Giovanni, incontrato all’età di 10 anni, e poi rivisto tra i banchi di scuola. È l’esperienza totalizzante del primo grande amore, che le sarà brutalmente strappato quando alcuni anni dopo, a causa di un incidente, Giovanni improvvisamente morirà. Mentre l’autrice prosegue il suo percorso di vita, tra cadute, naufragi affettivi, scelte a volte incomprensibili, inizia la vera vita di Giovanni. L’antico amore comincia, dall’aldilà, ad inviare senza tregua segni, messaggi, prima non colti e non visti, poi lentamente, faticosamente accettati dall’autrice. È la scoperta di una sensibilità “particolare”, l’accettazione sofferta di un inevitabile destino, la consapevolezza di possedere lo straordinario dono della medianità. Una testimonianza struggente e commossa di quanto possa essere vigile e attento lo sguardo di una persona cara, un angelo che da luoghi inaccessibili guarda e protegge chi resta.