Il saggio illustra le lotte di successione nel Regno d'Italia seguite allo sfaldamento dell'impero carolingio ed il conseguente frazionamento politico-amministrativo che ha dato origine al feudalesimo che si sostituì allo stato imperiale fortemente centralizzato. Dalla necessità di trovare un assetto stabile di potere, sorsero le aggregazioni comunali che, perseguendo l'aspirazione di autonomia, vennero coinvolte nelle dispute di potere tra Stato imperiale (Enrico IV, Federico Barbarossa e Federico II di Svevia) e Papato (Gregorio VII, Eugenio III, Gregorio IX). Dalla crisi dei Comuni e dal bisogno di ordine emersero personaggi (dominus civitatis) che riuscirono ad assumere i pieni poteri trasformando da temporanea a permanente la loro carica o per un atto d'imperio personale o per designazione da parte dell''imperatore o del pontefice. Nacquero così le Signorie, Milano, Firenze, Venezia, Genova, Pisa e diverse altre di cui viene tracciata una dettagliata sintesi della loro parabola.