La professione di Emilio Tarditi è quella del cronista, nel senso alto e originario della parola: il suo stile mette al centro dell’informazione un certo tipo di fatti che alla lunga mostra l’immagine veridica di Cosenza non solo nella sua evidenza, puramente geografica, di luogo, ma in quel rispecchiamento di speranze, di tensioni morali e di progetti che faceva parlare Cattaneo delle città come “principio ideale delle istorie italiane”.Dalla Prefazione di F. Walter Lupi