Un excursus originale su 157 parole che vanno dalla lettera A alla Z. Originale perché il significato di ogni parola è sviluppato nei versi dell’ottava singola e si genera così una sorta di microvocabolario verseggiato. L’Autore vuole in questo modo proseguire in quella sua operazione di recupero-modernizzazione del metro più diffuso della poesia narrativa, che affonda le sue radici in Boccaccio e, prima ancora, nei poemi cavallereschi in particolare, nonché nelle sacre rappresentazioni e nella poesia lirica. Ed è lo stesso metro narrativo che diventerà mezzo espressivo del cantar popolare nella poesia cosiddetta “a braccio”, che costituisce una forma di cultura “subalterna”, ma comunque cultura, che ancora ai nostri giorni mostra segni di vitalità affidata alla passione di poeti-cantori. Cultura subalterna, alla quale Angelone si sente legato, sia per la sua nascita maremmana, sia per un attaccamento sentimentalmente sentito e poeticamente coltivato.