Dopo settecento anni dalla morte di Dante è giusto celebrarlo, scrivendo un romanzo sulla sua vita, in modo semplice e popolare, citando alcuni brani della Divina Commedia e ricostruendo in modo romantico il percorso della sua incredibile vita materiale e spirituale, senza pretesa di documentazione di valore storico, ma con il profondo piacere di condividere con lui gli amori e le emozioni del più grande poeta di tutti i tempi, più attuale che mai, per capire profondamente che l’uomo deve vivere seguendo virtù e conoscenza, per salvare la propria anima e raggiungere la felicità terrena e la beatitudine spirituale e universale.