Durante i freddi mesi dell'inverno 1126/1879-1127/1880, mentre insieme al suo esercito si trovava accampato tra i boschi ostili della Cadusia, il generale Constantinus Gabras scrisse una strana opera, sullo stile di quelle dell'antichità, tra tutte i Commentarii del Divus Caesar. Proprio ispirandosi ad essi, assume un senso il titolo di "De Bello Seliacido", ossia il racconto della guerra combattuta dai Romani contro il popolo di Seliacus,proveniente dall'est e composto da temibili cavalieri, agguerriti arcieri e spaventosi guerrieri di montagna. Pensato come un'integrazione al mondo e alla storia del romanzo "Roma A.D.1127", questo breve libro è dunque il racconto degli eventi che precedettero le avventure dell'Augusto Iohannes, di Constantinus e di Theodora, e descrive il mondo in cui queste sono ambientate. Questo libro, in sostanza, è un manuale di storia ucronica.