De furore in pectore è un romanzo di genere autobiografico, umanitario e sociale, che trae ispirazione dall’amore che l’autore ha per la sua terra, dal desiderio di riscatto dalla sottomissione, cui da secoli è relegata, e dal difficile momento di crisi che il mondo sta attraversando. Con questa sua nuova opera, Giuseppe Lascala porta a compimento il trittico di lavori attraverso il quale presenta le motivazioni e i criteri che hanno orientato le sue scelte e apre una finestra sulla realtà del nostro tempo, con l’obiettivo di spingere il lettore a una riflessione sul nostro traballante sistema di valori e sulla necessità che l’Italia intera avvii e sviluppi un percorso comune e un processo reale di rinnovamento, non solo politico ma anche economico e culturale, nella convinzione che da questa scelta strategica dipenda il futuro del nostro Paese.Fin dalle prime pagine del libro si avverte un profondo interesse per la Questione Meridionale, la malapolitica, il malcostume e la perdita dei valori della società contemporanea. Tuttavia, non vi è mai una sensazione di pessimismo fine a se stesso o di abbandono; al contrario, attraverso la figura del protagonista e di altri personaggi dotati di grande spessore morale e/o culturale, si respira un’aria di speranza e di “combattività” che è lontana dalla resa.