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Per la prima volta viene proposto lo studio comparato di Democede di Crotone e di Udjahorresnet di Saïs, ‘medici primari’ entrambi attivi nel VI sec. a.C. alla corte achemenide di Dario il Grande. Con sguardo sinottico è ricostruita la figura complessa del sapiente-medico tra Egitto, Persia, Grecia ed Occidente ellenico. Il potere delle arti per la cura degli ammalati, nell’integrità di corpo e spirito, si realizza non senza rivolgere a più ampio raggio l’attenzione alla tutela del Vivente nella sua interezza. Il volume, strumento utile per riconsiderare la chirurgia delle origini, compresa…mehr

Produktbeschreibung
Per la prima volta viene proposto lo studio comparato di Democede di Crotone e di Udjahorresnet di Saïs, ‘medici primari’ entrambi attivi nel VI sec. a.C. alla corte achemenide di Dario il Grande. Con sguardo sinottico è ricostruita la figura complessa del sapiente-medico tra Egitto, Persia, Grecia ed Occidente ellenico. Il potere delle arti per la cura degli ammalati, nell’integrità di corpo e spirito, si realizza non senza rivolgere a più ampio raggio l’attenzione alla tutela del Vivente nella sua interezza. Il volume, strumento utile per riconsiderare la chirurgia delle origini, compresa quella ippocratica, consente di approfondire le relazioni ‘culturali’ tra la medicina dei templi e la medicina ‘razionale’, sia nella tradizione egizia delle Case della Vita che in quella ellenica del Pitagorismo antico e dei santuari di Asclepio. Particolare riguardo è riservato al Naoforo Vaticano, con le prime immagini digitali ed a colori del pilastrino dorsale, anche mediante l’impiego di avanzate tecniche archeometriche. Dei due ‘medici personali’ del re Dario I viene esaminata l’intera storiografia.