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Viviamo in un periodo di transizione. Alla fine degli anni Dieci del Duemila già si poteva presagire l’implosione della “globalizzazione neoliberale”. Nel 2020 il virus Sars-CoV-2 ha funzionato come un amplificatore delle trasformazioni in corso e oggi tutti ci chiediamo che direzione prenderanno le nostre vite. Si tratta di una partita aperta, nella quale si delineano fratture e conflitti sociali il cui esito non è scontato. Il libro muove da una prospettiva europea, ripercorrendo la crisi sistemica che ha investito l’Unione e collocandola all’interno del più generale quadro di crisi delle…mehr

Produktbeschreibung
Viviamo in un periodo di transizione. Alla fine degli anni Dieci del Duemila già si poteva presagire l’implosione della “globalizzazione neoliberale”. Nel 2020 il virus Sars-CoV-2 ha funzionato come un amplificatore delle trasformazioni in corso e oggi tutti ci chiediamo che direzione prenderanno le nostre vite.
Si tratta di una partita aperta, nella quale si delineano fratture e conflitti sociali il cui esito non è scontato. Il libro muove da una prospettiva europea, ripercorrendo la crisi sistemica che ha investito l’Unione e collocandola all’interno del più generale quadro di crisi delle democrazie liberali contemporanee.
Esso si sofferma in particolare sull’attacco sferrato al costituzionalismo (inter)nazionale da parte tanto del capitalismo neoliberale, quanto delle istanze sovraniste. Le trasformazioni in atto investono il senso stesso della cittadinanza europea e di quelle nazionali costringendoci a ripensare il nostro modo di intendere il pluralismo e la lotta per i diritti.
A partire da un rifiuto degli integralismi teorici, la proposta è di affiancare alle versioni meno rigide della “politica della differenza” le “resistenze” prodotte da alleanze instabili, temporanee e trasversali, finalizzate a sovvertire le gerarchie “necropolitiche” sulle quali poggia il capitalismo neoliberale. Queste alleanze possono agire il conflitto, a partire dall’assunzione della “interdipendenza” e della “vulnerabilità” come basi della “condizione umana”.