Denaro falso è un racconto in due parti di Lev Tolstòj, ideato alla fine degli anni ottanta del XIX secolo, composto non prima del 1904 e pubblicato postumo nel 1911.
Il racconto è diviso in due parti: nella prima la falsificazione di un titolo di credito di piccolo valore, fatta da due studenti, Mìtja e Màchin, innesca una catena di eventi che coinvolgono decine di altre persone, con conseguenze sempre più gravi; nella seconda parte viene offerta una possibilità di redenzione alla maggior parte dei protagonisti superstiti.
Denaro falso è un racconto-pamphlet, una requisitoria contro il denaro, inteso come strumento di corruzione individuale e sociale. Contro il potere del denaro, Tolstòj auspica un ritorno a forme sociali utopiche che non l'utilizzino e che si basino su scambio e baratto.
Il racconto è diviso in due parti: nella prima la falsificazione di un titolo di credito di piccolo valore, fatta da due studenti, Mìtja e Màchin, innesca una catena di eventi che coinvolgono decine di altre persone, con conseguenze sempre più gravi; nella seconda parte viene offerta una possibilità di redenzione alla maggior parte dei protagonisti superstiti.
Denaro falso è un racconto-pamphlet, una requisitoria contro il denaro, inteso come strumento di corruzione individuale e sociale. Contro il potere del denaro, Tolstòj auspica un ritorno a forme sociali utopiche che non l'utilizzino e che si basino su scambio e baratto.