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L'opera, suddivisa in dieci libri, costituisce per noi un prontuario enorme di descrizioni e di documentazione desunta da periegeti e storiografi di età ellenistica, di età classica quali Erodoto, Tucidide, Senofonte, Polibio e da autori arcaici quali Eumelo di Corinto, il ciclo epico e i lirici. Ciascun libro è intitolato dal nome di una determinata regione della Grecia e a sua volta è suddiviso in vari paragrafi, nei quali Pausania tratta, attraverso più itinerari, della posizione geografica delle città con i loro monumenti e relative usanze locali, miti che li riguardano, nonché…mehr

Produktbeschreibung
L'opera, suddivisa in dieci libri, costituisce per noi un prontuario enorme di descrizioni e di documentazione desunta da periegeti e storiografi di età ellenistica, di età classica quali Erodoto, Tucidide, Senofonte, Polibio e da autori arcaici quali Eumelo di Corinto, il ciclo epico e i lirici.
Ciascun libro è intitolato dal nome di una determinata regione della Grecia e a sua volta è suddiviso in vari paragrafi, nei quali Pausania tratta, attraverso più itinerari, della posizione geografica delle città con i loro monumenti e relative usanze locali, miti che li riguardano, nonché soffermandosi su avvenimenti e personaggi legati alla regione e testimoniati, appunto, da resti monumentali. Quasi tutte le regioni più note dell'Ellade sono descritte da Pausania, eccetto la Tessaglia e l'Eubea, forse incluse nel piano originario, ma non descritte per la sopraggiunta morte dell'autore, che in tarda età integrò quanto già composto, senza dare, però, l'ultima mano, come rilevabile dalla mancanza di un proemio e di un epilogo.
La prosa di Pausania è quella attica e si ispira alla semplicità erodotea. Il valore e l'attendibilità storici dell'opera sono immensi, soprattutto quando descrive siti ed eventi non altrimenti noti anche; a confronto con fonti più accurate, specie quando riferisce episodi storici o tratta di monumenti largamente noti, il suo valore è modesto, considerata l'imprecisione e le fonti indirette cui l'autore ricorre. Ha anche l'abitudine di rifiutarsi di raccontare di alcuni edifici o cerimonie quando i relativi dettagli gli sembrino in contrasto con le proprie (o altrui) convinzioni religiose.