La Tesi della Dott.ssa Sara Mariucci è incentrata in ambito oncologico dove attualmente si stanno effettuando molti progressi attraverso l’impiego delle cosiddette terapie bersaglio. Tale definizione deriva dal fatto che nuovi farmaci sono stati sviluppati con lo scopo di colpire degli obiettivi precisi a livello cellulare, obiettivi critici per lo sviluppo e la sopravvivenza del tumore. In questo contesto, l’endotelio tumorale può rappresentare un importante bersaglio per le terapie antineoplastiche con l’obiettivo di ridurre la neovascolarizzazione del tumore. Quindi, una terapia antiangiogenetica appare come potenzialmente selettiva per il tessuto tumorale stesso.L’argomento fondamentale di questa Tesi è stato quello di cercare di individuare una metodica, precisa e riproducibile, con cui monitorare l’efficacia delle terapie antiangiogenetiche attraverso l’impiego della Citofluorimetria a flusso. In particolare, e' stato scelto di studiare il fenotipo delle cellule endoteliali circolanti, dei loro progenitori e della loro eventuale frazione apoptotica. Infatti, nel sangue periferico sono presenti cellule con caratteristiche endoteliali, stabili in quantita' nei soggetti sani e aumentate in molte condizioni patologiche che presentano un danno endoteliale come il tumore, suggerendo che tali cellule potrebbero essere impiegate come marcatori biologici nel trattamento antiangiogenetico in campo oncologico.Nel dettaglio, la Dottoressa ha monitorato, attraverso la determinazione delle cellule endoteliali dopo stabiliti cicli di terapia, pazienti affetti dal carcinoma del colon e del retto di tipo metastatico risultati idonei per intraprendere un trattamento antineoplastico contenente un farmaco inibitore dell’angiogenesi chiamato Bevacizumab, un anticorpo monoclonale che ha lo scopo di ridurre la rete vascolare neoformata e di normalizzare i vasi rimanenti, favorendo la diffusione degli agenti antitumorali all’interno della neoplasia.