Gloriosi cavalieri erranti, armati di spade, scudi e corazze lucenti, con a capofila il condottiero e il porta stendardo, con al seguito un orda di straccioni formati da uomini, donne, vecchi e bambini. Quel grido "Deus Vult!" Dio lo vuole, si trasformò in una tragedia di proporzioni gigantesche. Già dalla prima crociata, persero la vita oltre duecentomila uomini. Le crociate continuarono a susseguirsi l'una dopo l'altra in un carosello infernale, percorrendo in faticosissimi pellegrinaggi, migliaia di chilometri camminando giorno e notte per raggiungere Costantinopoli, passare il Bosforo per poi proseguire raggiungendo Gerusalemme, fino che gli ultimi cavalieri non furono sepolti tra le rovine di San Giovanni D'Acri.