Si chiama Vita, l'impegno poetico quando l'interesse del verbo comune diventa il bene per il prossimo. Doveroso nel proprio conoscersi, nel trovarsi insieme alla propria volontà di crescere. Nella consapevolezza di essere e nell'impegno di Amare, di provare a volare per chi ne vale il gioco, per chi si Ama solo per Amore nell'infinito nostro, percorrendone le strade, conciliandone le scelte in comune, condividendone le infinite idee. Nel dipingerci per sempre comunque e liberamente, guardandoci e leggendoci il nostro Amore negli occhi, senza misurarne il tempo, i giorni e le parole avanti a noi, in silenzio, scrivendo e sognando di ogni nostro cielo, nel nostro proprio intimo profondo, in un abbraccio. Ciò è contenuto nei versi di questa silloge poetica “Di baci immaginari” di Giuseppe Wochicevick. Scritta col cuore nella realtà del proprio immaginario di quello che si lasciasse si perdesse in tutta la sua disobbedienza nella semplicità di Amare