L’Autrice viaggia nei suoi ricordi di bambina, di adolescente e poi di donna sovrapponendo alle memorie familiari le emozioni e le atmosfere vissute dando loro un respiro più ampio. Nata negli anni Quaranta del secolo scorso la protagonista del romanzo vive sulla propria pelle il dramma della guerra e le sue conseguenze. Costretta a lasciare per qualche tempo la famiglia avverte tale separazione come un salto nel vuoto, una ferita insanabile che neppure il rientro in seno agli affetti familiari riuscirà a guarire. Il viaggio inizia da qui e prosegue quando adolescente si confronta con la ripresa economica del Paese, le nuove mode ed esplode il desiderio di realizzarsi, di conquistare il proprio spazio vitale, finché giovane donna incontra l’amore e un inseparabile compagno di viaggio. Taranto, Altamura, Napoli sono alcuni dei luoghi che l’Autrice assapora e incamera sottopelle. Man mano che la narrazione procede, il viaggio si fa amore per la scoperta e sinonimo di esplorazione e cammino, di speranza e conquista. Narrando degli spostamenti, dei viaggi della protagonista, Anna Maria Casavola ritrova e ricompone non solo la propria identità ma l’identità di un’intera generazione, quella sopravvissuta alle macerie della Seconda guerra mondiale, che ha affrontato cambi epocali.