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Fantascienza - racconto (11 pagine) - Il ritorno alla natura, alle valli verdi e alla vita semplice della campagna, per Marcel non era un sogno, ma l'incubo della discriminazione.
Marcel sogna di vivere ancora in città, ma il risveglio è immancabile e brusco. Come molte altre persone, è stato obbligato a un trasferimento "per la sua sicurezza", e il suo studio in centro ha lasciato il posto a uno scenario bucolico a cui Marcel non riesce ad abituarsi. Chi condivide il suo destino si è organizzato in diversi modi, e cerca di continuare a vivere, nonostante la minaccia di aggressioni e l'odio…mehr

Produktbeschreibung
Fantascienza - racconto (11 pagine) - Il ritorno alla natura, alle valli verdi e alla vita semplice della campagna, per Marcel non era un sogno, ma l'incubo della discriminazione.

Marcel sogna di vivere ancora in città, ma il risveglio è immancabile e brusco. Come molte altre persone, è stato obbligato a un trasferimento "per la sua sicurezza", e il suo studio in centro ha lasciato il posto a uno scenario bucolico a cui Marcel non riesce ad abituarsi. Chi condivide il suo destino si è organizzato in diversi modi, e cerca di continuare a vivere, nonostante la minaccia di aggressioni e l'odio della città si faccia sempre più percettibile, come una nube nera in avvicinamento. E quando arriva il temporale, Marcel può solo tentare di uscirne, trascinato nella corrente insieme a compagni umani e non solo.

Dalla penna di Enrica Zunic, una storia fulminante che ci mette davanti ai frutti avvelenati della discriminazione. Un racconto recuperato, che a distanza di anni dalla prima uscita ci colpisce con forza, e che è insieme testimonianza, monito, riflessione e canto di dolore.

Enrica Zunic' vive e lavora a Torino. I suoi racconti e un romanzo breve sono stati pubblicati da Solid e da Delos e hanno ricevuto premi. Continua a leggere avidamente e il possesso di un e-reader l'ha liberata dalla scontentezza per la quantità insufficiente di pareti per i libri. Continua anche a inseguire l'utopia di un mondo senza ferocia anche se gli anni scorrono e a volte nell'inseguimento infinito "fanno male le gambe".