Luciano di Samosata (Λουκιανός ὁ Σαμοσατεύς), scrittore, retore e filosofo siro di lingua greca, celebre per la sua arguzia e per la forte irriverenza dei suoi corrosivi scritti satirici, è stato uno dei più eclettici e poliedrici autori che caratterizzarono il II° secolo d.C., e specialmente il periodo della Seconda Sofistica. Vicino all’Epicureismo, ci ha lasciato delle opere fondamentali della letteratura romana imperiale, tra cui la Storia Vera, un racconto onirico-visionario e fantastico di viaggi al di là delle colonne d'Ercole e addirittura nel cosmo, i Dialoghi degli Dei, i Dialoghi marini, i Dialoghi dei morti, i Dialoghi delle cortigiane, e il trattato Come si deve scrivere la storia, un’esortazione ad una storiografia fondata sull'obiettività e lontana da ogni forma di adulazione dei potenti. Le sue opere sono in genere caratterizzate da un sottile intento critica e da una marcata vena satirica nei confronti delle scuole ufficiali così come dei pregiudizi dell'opinione volgare.
I Dialoghi degli Dei (Θεῶν διάλογοι), una delle principali opere di Luciano, sono costituiti da ventisei brevi riflessioni mitologico-filosofiche in forma dialogica. Ciascun dialogo ha due o più interlocutori: principalmente Dei, ma anche Semidei o Eroi, che dissertono di volta in volta sui grandi temi della vita, dell’esistenza, del creato, ma anche dei mali e dei drammi del consorzio umano, che in fin dei conti dalla benevolenza (e dai capricci) degli stessi Dei fa dipendere i propri destini.
Con introduzione di Nicola Bizzi.
I Dialoghi degli Dei (Θεῶν διάλογοι), una delle principali opere di Luciano, sono costituiti da ventisei brevi riflessioni mitologico-filosofiche in forma dialogica. Ciascun dialogo ha due o più interlocutori: principalmente Dei, ma anche Semidei o Eroi, che dissertono di volta in volta sui grandi temi della vita, dell’esistenza, del creato, ma anche dei mali e dei drammi del consorzio umano, che in fin dei conti dalla benevolenza (e dai capricci) degli stessi Dei fa dipendere i propri destini.
Con introduzione di Nicola Bizzi.