Il collettivo Abattoir nasce nel 2009 a Palermo in forma di esperienza culturale e creativa che si muove su una concezione della realtà da “affettare come carne da macello”. Predilige l’elaborazione, la trasformazione e la messa in pratica dello spirito critico, da dare in pasto alla condivisione attraverso qualsiasi modalità di espressione: scrittura (individuale o collettiva), arti grafiche (disegno, fotografia, scultura, pittura), pubblicazione quotidiana sul sito di riferimento (Abattoir.it), reading musicali tematici, partecipazione a eventi culturali cittadini. Del tutto autofinanziato, ha prodotto fino ad ora diversi e-magazine visualizzabili gratuitamente on-line, nei quali ha trattato in forma grafico-narrativa tematiche impegnate pensate a tavolino. Le chiavi di lettura-scrittura-espressione usate sono state ad oggi “le bombe”, “il pulp”, “il prendere, dare e fottere”, “il viaggio”, “la condizione queer” e “gli eroi di oggi”; con “loro” e con i nostri stili variegati abbiamo provato per “necessità” a descrivere un’epoca come tante altre e come tante altre da non sottovalutare. Qui offriamo al pubblico il nostro nuovo lavoro; è un frattale di scritti al sapore di italiano medio, di contratti a tempo determinato rinnovati di tre mesi in tre mesi. Ha il gusto di padri di famiglia, di nazioni bipolari di nome “Italia”, di vite spalmate sul filo del rasoio in eterna posizione intermedia tra normalità, patologia, solido, liquido o aeriforme; sa di nascere, morire, impazzire; odora insieme di buono o cattivo o bianco o nero, di Edipi irrisolti, di fatti cronici o irreali moderni, pre/post-moderni, generazionali, di genere. E ancora: di mostri in prima pagina, di medium, di riformatori, di redentori e di novelli Gesù, di elementi diversi, tenuti insieme dalle mappe geografiche della nostra realtà: una linea di stabile instabilità su cui non sempre divertirsi. Questo il sunto sul filo del (nostro) bordo.Il resto ve lo offriamo al simbolico prezzo di 0,99 euro. Direste: perché? Semplicemente, per rinfoltire il fondo cassa con cui manteniamo in vita il progetto Abattoir, pagando annualmente il server che ci ospita, i volantini e le locandine degli eventi gratuiti che organizziamo, finanziando qualche miglioria dei nostri reading o delle mostre che ospitiamo. Insomma, doniamo qualcosa in cambio di un piccolo contributo e ringraziamo chi, spontaneamente, l’ha già fatto in questi anni regalandoci tanto sostegno e tanti sorrisi. Grazie, quindi.Il collettivo Abattoir