Arturo Vargas trova sull’uscio di casa una busta contenente cinquemila euro. Il telefono squilla. Una donna con una voce sensuale e dal nome che suona falso gli chiede aiuto: crede che qualcuno voglia ucciderla e sostiene di avere una lista di dieci indiziati da cui partire. I singoli nomi gli verranno rivelati di volta in volta, i pagamenti effettuati sempre in contanti infilati sotto la porta di casa. Vargas, titubante, accetta. La sua carriera di giornalista si è arenata, e ormai tira avanti a stento grazie a racconti fantasy pubblicati sotto pseudonimo. In una Napoli bellissima e indolente, l’improvvisato detective condurrà indagini superficiali che porteranno alla luce il ritratto di una borghesia decadente, tenuta insieme da interessi criminali. Dopo aver incontrato Vargas, i sospettati della lista, intanto, spariscono misteriosamente uno a uno, proprio come descritto in una stramba filastrocca inviata alla polizia nella quale si annunciano le circostanze della scomparsa di “dieci piccoli napoletani”. Arturo è caduto in una trappola e, senza accorgersene, si è tuffato nel passato, alla ricerca di un’identità perduta.
In una Napoli tinta di giallo, un romanzo ironico e rocambolesco da una delle firme de Il Mattino e Il Sole 24 Ore.
In una Napoli tinta di giallo, un romanzo ironico e rocambolesco da una delle firme de Il Mattino e Il Sole 24 Ore.