Un adolescente che si fa portavoce di tanti suoi coetanei, tutti con storie diverse ma con tanto in comune. E' Natan che, a volte con tenerezza altre con estrema durezza, parla a suo padre Andrea che incarna un po' tutti gli educatori, anche loro con vite diverse. Lunghe passeggiate durante le quali Andrea resta in silenzio ad ascoltare e scopre un mondo adolescenziale visto da un'altra prospettiva, quella di un ragazzo che vive un momento storico diverso dal suo, con sogni e attese differenti. Scopre cose che il figlio non ha mai detto prima perché non ha trovato il coraggio di farlo o perché Andrea non glielo ha permesso, e anche quelle cose che Natan gli ha detto più volte ma che lui non ha mai compreso.