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comune denominatore di tutte le avventure della mia vita professionale è la curiosità di unire mondi apparentemente diversi ma che possono trovare punti di contatto.
La mia esperienza personale ne è la prova: sono un “bimbo d’Africa”, nato a Tripoli, figlio e nipote di coloni a loro volta vissuti in Libia per oltre trent’anni e inseriti in un contesto profondamente multiculturale. Sono poi riuscito, con passione ed entusiasmo, a coniugare la mia formazione musicale al mondo complesso della scuola per dirigerla e viverla in maniera creativa.
Ho agito allo stesso modo, quando, spinto
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Produktbeschreibung
comune denominatore di tutte le avventure della mia vita professionale è la curiosità di unire mondi apparentemente diversi ma che possono trovare punti di contatto.
La mia esperienza personale ne è la prova: sono un “bimbo d’Africa”, nato a Tripoli, figlio e nipote di coloni a loro volta vissuti in Libia per oltre trent’anni e inseriti in un contesto profondamente multiculturale. Sono poi riuscito, con passione ed entusiasmo, a coniugare la mia formazione musicale al mondo complesso della scuola per dirigerla e viverla in maniera creativa.
Ho agito allo stesso modo, quando, spinto dall’interesse per la Geopolitica e alla luce di un mondo in continua evoluzione, ho ideato e fondato Ce.St.In.Geo dieci anni fa.
La sfida non era semplice: unire una disciplina accademica, per sua natura dal grande respiro internazionale, alla realtà della “scuola dell’obbligo” italiana, troppo spesso ancorata a modelli di didattica obsoleti e poco attenti alla contemporaneità. Dieci anni dopo, posso dire con orgoglio di essere riuscito a vincerla.
Hanno fatto la differenza l’altissima qualità dei contenuti, la ricettività del network e, soprattutto, il fascino di una disciplina che è lo strumento definitivo per capire oggi il mondo di domani.
Non finirò mai di ringraziare Riccardo Redaelli, Andrea Plebani e tutta la faculty di Ce.St.In.Geo. per essersi fidati di una strana idea nata in un caldo pomeriggio d’estate.

Tratto dalla Prefazione di Maurizio Primo Carandini