«Eppure, cosi come avvenuto in passato, [la competizione geopolitica] non ha cessato di influenzare le dinamiche e gli equilibri globali. Per quanto sempre più distante dalle prime pagine dei giornali, l’agone geopolitico ha continuato a esercitare i propri effetti, in alcuni casi con ancora maggior intensità rispetto al passato, determinando con il proprio moto perpetuo la vita e le possibilità di intere comunità.
È anche sulla base di tali considerazioni che il presente volume si inscrive all’interno di quella che per oltre undici anni è stata la missione prima del Centro Studi Internazionali di Geopolitica: gettar luce su quei processi che più contribuiscono a definire gli equilibri del sistema internazionale e alimentare un dibattito pubblico che, purtroppo, pare sempre più appiattito su logiche legate a interessi estemporanei e limitati a orizzonti di breve (se non brevissimo) periodo.
Il trait d’union che lega i nove contributi di questa raccolta è la volontà di guardare a teatri di crisi e fenomeni destabilizzanti con un approccio non appiattito sul momento, ma capace di orientarsi all’interno di coordinate spazio-temporali ampie e profonde.» (dall’Introduzione)
È anche sulla base di tali considerazioni che il presente volume si inscrive all’interno di quella che per oltre undici anni è stata la missione prima del Centro Studi Internazionali di Geopolitica: gettar luce su quei processi che più contribuiscono a definire gli equilibri del sistema internazionale e alimentare un dibattito pubblico che, purtroppo, pare sempre più appiattito su logiche legate a interessi estemporanei e limitati a orizzonti di breve (se non brevissimo) periodo.
Il trait d’union che lega i nove contributi di questa raccolta è la volontà di guardare a teatri di crisi e fenomeni destabilizzanti con un approccio non appiattito sul momento, ma capace di orientarsi all’interno di coordinate spazio-temporali ampie e profonde.» (dall’Introduzione)