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Questo libro potrebbe sembrare un libro di preghiere eppure non è solo questo. Sembra una raccolta di poesie ma non mira ad impressionare con complesse figure retoriche. È un libro di attualità eppure non vuole snocciolare le tragedie e i morti di oggi in un resoconto che ci lascia indifferenti. È un piccolo scrigno. Un cofanetto che racchiude suggestioni diverse: l'interlocutore è un Dio fatto di amore ma il destinatario è l'uomo comune che ha la mente "putrida a causa dell’invasione di idee preconcette", che "tace quando dovrebbe parlare", che ha perso l'orientamento, che ha perso la carità.…mehr

Produktbeschreibung
Questo libro potrebbe sembrare un libro di preghiere eppure non è solo questo. Sembra una raccolta di poesie ma non mira ad impressionare con complesse figure retoriche. È un libro di attualità eppure non vuole snocciolare le tragedie e i morti di oggi in un resoconto che ci lascia indifferenti. È un piccolo scrigno. Un cofanetto che racchiude suggestioni diverse: l'interlocutore è un Dio fatto di amore ma il destinatario è l'uomo comune che ha la mente "putrida a causa dell’invasione di idee preconcette", che "tace quando dovrebbe parlare", che ha perso l'orientamento, che ha perso la carità. Dalla mancanza di empatia dell’uomo moderno alla guerra che dilania lo Yemen, dai bambini-soldato in Sud Sudan ai fratelli siriani di tutto il mondo, ai migranti morti in mare, passando per il tema della maternità, dell’infanzia violata, dell’aborto. Luana Silighini non tralascia quasi nessuno dei grandi temi che affliggono il nostro “mondo”: presenta ognuna delle nostre contraddizioni senza sviscerarle come in un’inchiesta giornalistica, senza badare alla morale della favola, senza indugiare troppo sulle colpe e le responsabilità di ognuno. Plana su ognuno di questi temi lasciando al lettore la responsabilità di riconoscersi nei peccati e nelle virtù descritte. “Dio, l’angelo dell’amore” in definitiva è un libro rivolto a chi crede. A chi crede nella possibilità dell'uomo di riscattarsi, di tornare a pregare, di considerare gli ultimi e guardare dentro di sé per riscoprire la capacità di amare. Andrea Iacomini, Portavoce UNICEF Italia