Diritto di replica è il racconto di un’esperienza drammatica, che nel 2010 ha cambiato drasticamente la vita della protagonista, proiettandola prima nell’incertezza di sopravvivere e poi in una condizione di vita a metà, privata della libertà di muoversi come prima e di sperimentare autonomamente tutto ciò che apparteneva al suo quotidiano. La violenza della prova a cui Grazia è sottoposta è descritta dal punto di vista fisico e psicologico e il momento dell’ictus segna un preciso momento dal quale lei deve ripartire da capo, forte di risorse che non credeva di possedere, per ricostruire un nuovo sé. Nella sua nuova esistenza saranno solo le cose che contano a sostenerla davvero: l’amicizia di Milena, il ricordo degli affetti da sempre serbati nel cuore, l’amore per la vita, la voglia di combattere per rinnovarsi ogni giorno e gioire, il desiderio di ritornare ad essere padrona di sé, superare il limite e portare alla luce il proprio potenziale. Nel rispetto di se stessa Grazia trova anche un profondo rispetto per il prossimo, e dopo aver perso la propria vita, quella alla quale si era dedicata per 53 anni, ritrova una personalità in grado di mettersi alla prova superandola, riemancipandosi per poter badare a se stessa in autonomia. Diritto di replica è dunque una preziosa testimonianza, un inno alla vita e al coraggio, che ha molto da insegnare a chi troppo spesso ignora quali sono le difficoltà a cui una persona colpita da ictus e il suo caregiver vanno incontro.