“Il viaggio esprime un desiderio profondo di cambiamento interiore, un bisogno di esperienze nuove, più che di spostamento locale. Secondo Jung, testimonia una insoddisfazione che spinge alla ricerca e alla scoperta di nuovi orizzonti. […] Il viaggio nell’inferno rappresenta una discesa alle origini, come nel sesto canto dell’Eneide, o una discesa nell’inconscio, secondo le interpretazioni moderne. I Romani si cercavano titoli di nobiltà presso gli antichi eroi; l’uomo moderno ricerca cause che spieghino i suoi comportamenti. Il viaggio agli inferi è sentito spesso come un’autodifesa, autogiustificazione più che come autopunizione.”(Dizionario dei Simboli)Michele Porcaro è dottore di ricerca in filologia classica presso l'Università degli Studi di Salerno.