Un impegno di lavoro a Parigi. Un viaggio fatto di strappi e incontri di carta, di scatti rubati alle soste di marciapiedi e vagabondi stesi, di cani legati ai tetti, di camini sbilenchi pittori senza mani, di mercanti folli ricordi di uova bevute di spalle, di cuffie larghe di lana e teiere erranti su ruota. Sottosoprattutto, una pianta di fico.[NODe in3.1 CP]